MISURE DI CONTENIMENTO DEL CONTAGIO DA CORONAVIRUS
Frena l’aumento dei contagi, ma resta alto il numero dei positivi (+1.867). Dopo il record di ieri non è stata superata la soglia psicologica dei duemila casi giornalieri, oltre 10 mila i tamponi con un tasso di positività del 17,3% (nel resto d’Italia è del 10,7%). In ospedale il numero dei ricoveri ordinari sale di 26 unità, scendono le terapie intensive. Costante anche il numero delle vittime, che oggi sono 36.
A Torregrotta, per effetto di una guarigione ed una nuova positività, confermiamo anche oggi i 36 positivi.
Nel resto d’Italia sono ancora in aumento i casi accertati, con il tasso di posività oggi al 10,7% contro il 9 di ieri. Le vittime registrate oggi sono 522. Positivi segnali vengono dagli ospedali dove diminuiscono ricoverati con sintomi (-415) e terapie intensive (-22).
LA ZONA ROSSA PER LA SICILIA È MOLTO PIÙ CHE UN’IPOTESI.
I dati del Ministero della Salute fotografano una situazione sempre più allarmante, soprattutto per il tasso di positività molto sopra la media nazionale. Preoccupa soprattutto la situazione di Palermo, che ieri con 582 casi ha sfiorato il record di 583 contagi raggiunto il 21 novembre e dove è esploso un nuovo focolaio in un istituto di pena, in cui sono stati registrati 31 contagi tra i detenuti.
In base all’incremento della curva epidemiologica il Presidente della Regione ha chiesto al governo centrale le massime misure restrittive per due settimane. L’istanza sarà valutata nella cabina di regia convocata per domani a Roma e, ove la richiesta non fosse accolta, il Presidente Musumeci ha preannunciato la volontà di accogliere le richieste di numerosi sindaci di applicare con sua ordinanza le limitazioni previste per le “zone rosse” in tutte le aree regionali a maggiore incidenza di contagio.
NUOVE MISURE DI CONTENIMENTO IN ARRIVO
Ma quasi tutta l’Italia da domenica sarà “arancione”, con altre due regioni che probabilmente si coloreranno di rosso assieme alla Sicilia. Grandi le difficoltà per scendere in zona gialla, praticamente impossibile per i prossimi mesi pensare di entrare in zona bianca, quella che permetterebbe il ritorno a condizioni di quasi normalità con la riapertura di praticamente tutte le attività mantenendo mascherina, distanziamento e norme anti-contagio.
Con il prossimo DPCM verranno prorogate fino al 15 febbraio le misure già adottate con il decreto Natale.
Le regioni resteranno chiuse fino a metà del prossimo mese, salvo ulteriori proroghe. Sarà mantenuto il numero di due persone, oltre ai figli minori di 14 anni, che potranno andare a trovare parenti ed amici ed il divieto di spostamento fra comuni con la deroga fra quelli confinanti entro i 30 chilometri e di piccole dimensioni, ma sarà sempre vietato spostarsi verso il capoluogo. Con le nuove regole, come misura anti-movida, stop all’asporto a partire dalle 18.
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